Le emissioni della Cina calano, per la prima volta nella storia non a causa di una crisi economica, ma per la grande crescita delle rinnovabili.
Il maggior produttore mondiale di gas serra, infatti, aveva visto in tempi recenti una diminuzione delle proprie emissioni di gas serra. Tra il 2020 e il 2022 era stato registrato un calo dovuto all’impatto della pandemia e delle misure attuate per contenerla. Sappiamo anche che, negli ultimi tempi, in Cina si registrano ogni anno investimenti record nel settore delle energie pulite nonché la veloce espansione dell’energia eolica e solare.
Nel 2025 (primo trimestre), dunque, le emissioni della Cina calano in contemporanea a un aumento complessivo dei consumi energetici nel paese.
È quanto emerge da un rapporto scritto dall’analista capo dell’Asia Society Policy Institute per Carbon Brief, Lauri Myllyvirta. Il documento, interamente dedicato alla Cina, afferma che le emissioni sono diminuite dell’1,6% nel primo trimestre del 2025 rispetto allo stesso periodo del 2024, e dell’1% negli ultimi 12 mesi.
Secondo il rapporto, il forte aumento della produzione di solare ed eolico, con il contributo del nucleare, copre l’aumento della domanda elettrica e riduce il ricorso a carbone e gas.
Nel 2024 l’incremento dell’elettricità prodotta da solare ed eolico è stato infatti rispettivamente di 220 GW e 80 GW , accompagnato anche a una crescita della produzione idroelettrica, per cause meteorologiche. Il risultato è stato un calo delle emissioni del settore elettrico del 2%.
Nei primi tre mesi del 2025 le emissioni del solo settore elettrico sono diminuite del 5,8% paragonate a quelle dello stesso trimestre del 2024, nonostante una salita ulteriore della domanda elettrica del 2,5%. Secondo questa analisi, la produzione da gas e carbone ha registrato un calo del 4,7%.
Secondo Myllyvirta, «Praticamente tutti i settori economici cinesi, a parte la chimica alimentata a carbone, hanno registrato un calo delle emissioni da dicembre 2024, con alcuni casi clamorosi, come la diminuzione delle emissioni dalla produzione di cemento, oggi ridotte a marzo 2025 del 27% rispetto al picco del 2021».
Foto: Pixabay
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