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Raccolta Raee, quanto ne sappiamo?

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Il tasso di raccolta Raee è in calo. Lo sostiene Erion Wee, consorzio che gestisce oltre il 60% dei Raee domestici in Italia. Nel 2023 il consorzio ha dichiarato di aver gestito 232mila tonnellate di Raee, in diminuzione rispetto al 2022 di circa il 6%.

I Raee sono rifiuti la cui percentuale di riciclo è pari al 89,9% del peso. Delle suddette 232mila tonnnellate, si ricavano più di 120mila ton di ferro, 5mila ton di alluminio, 5mila ton di rame e 30mila ton di plastica.

Eppure ancora il nostro sforzo di cittadine/i nella raccolta Raee è ancora inferiore al necessario. Ciò fa prosperare le reti illegali del recupero, vista anche la forte crescita del valore di alluminio, ferro e rame, cresciuto negli ultimi anni. Un problema serio, dal momento che i processi di recupero dei materiali preziosi, se non gestiti secondo le procedure di legge, possono avere un impatto ambientale molto pesante.

Lo scorso dicembre un sondaggio IPSOS per conto di Erion ha mostrato come la conoscenza sui rifiuti elettrici ed elettronici sia lievemente aumentata. Il sondaggio ha coinvolto un campione di mille italiani, più un focus specifico su 500 giovani dai 18 ai 26 anni.

L’acronimo Raee risulta noto al 55% degli intervistati, rispetto al 44% del 2022. Con un miglioramento più incisivo fra gli intervistati della generazione Z (nati tra la seconda metà degli anni ‘90 e il 2010) fra i quali la familiarità col termine è passata dal 26% nel 2022 al 50% nel 2023.

Solo il 45% degli italiani conosce il servizio ‘1 contro 0’”. Si tratta della possibilità di conferire gratuitamente, anche senza obbligo di acquisto di un nuovo prodotto, i Raee fino a 25 cm di dimensione massima (telefonini, spazzolini elettrici, mini-mixer da cucina, ecc) presso i punti vendita con superficie maggiore di 400mq. Mentre il ritiro ‘1 contro 1’ è noto al 72% del campione.

Per quanto riguarda la correttezza del conferimento, una domanda del sondaggio riguardava specificamente il conferimento di 14 tipologie di prodotti. Il 41% ha dichiarato di gettarne almeno un tipo nel contenitore sbagliato (indifferenziata o plastica), a fronte di un 45% del 2022. Vista l’importanza del recupero di componenti riutilizzabili e di uno smaltimento non inquinante, mettiamocela tutta per una corretta raccolta Rae !! 🙂

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