Sviluppo sostenibile
Secondo la definizione condivisa a livello globale lo sviluppo è sostenibile se «soddisfa i bisogni dell’attuale generazione, senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.» (“Il futuro di tutti noi”, Rapporto Brundtland, WCED, 1987). Una definizione ancora più puntuale considera sostenibile lo sviluppo che assicura «il soddisfacimento della qualità della vita, mantenendosi entro i limiti della capacità di carico degli ecosistemi che la sostengono.» (IUCN, 1991). In sostanza, con il termine sviluppo sostenibile si vuole indicare un approccio allo sviluppo che tenga conto, da un lato della necessità di migliorare la qualità della vita di tutti gli esseri umani garantendo l’accesso a risorse e servizi primari in maniera equa sia a livello geografico (nord-sud) che a livello intergenerazionale (presente-futuro), dall’altro dei limiti che la natura impone alla nostra crescita economica e ai nostri processi di produzione e consumo, laddove questi continuino a essere basati su un utilizzo eccessivo delle risorse naturali e sull’immissione nell’ambiente di sostanze e materiali in quantità tali da alterarne lo stato fisico. Agire in favore dello sviluppo sostenibile significa riconoscere i legami che esistono tra la qualità della vita, l’accesso alle risorse naturali, la qualità ambientale e la capacità del Pianeta di sostenere i nostri processi socio-economici al fine di tenerne conto nell’ambito dei processi decisionali sia individuali che delle organizzazioni pubbliche e private.