Soil washing Solubilità di gas in liquidi

Enciclopediambiente

Solubilità

Scrivici...

Invia messaggio
Solubilità

La solubilità (o miscibilità) è la capacità di una sostanza di sciogliersi in un’altra detta solvente. In chimica, la solubilità di un soluto in un solvente, a determinate condizioni di temperatura e pressione, è la massima quantità di un soluto che in tali condizioni si scioglie in una data quantità di solvente, formando in tal modo un’unica fase con esso. La solubilità di un certo soluto in un certo solvente dipende, oltre che dalle caratteristiche delle due sostanze, dalla temperatura e dalla pressione.

La solubilità in genere viene espressa come grammi di soluto disciolti in 100 grammi di solvente a una data temperatura.

La solubilità  si esprime come:

\alpha ={\frac {c}{c_{s}}}=1+{\frac {\Delta c}{c_{s}}}=1+s

in cui e sono le concentrazioni attuale e a saturazione, e  è la frazione di sovrassaturazione.

Una soluzione si dice “satura” quando ha raggiunto la massima concentrazione di soluto che può contenere alle condizioni di equilibrio. Aggiungendo ulteriore soluto ad una soluzione satura, tale soluzione diventerà “sovrassatura”, ma tale condizione non è di equilibrio, per cui l’eccesso di soluto tenderà a separarsi dalla soluzione costituendo una fase separata, in modo da riportare la soluzione alle condizioni di saturazione.

Regole di solubilità di alcuni soluti solidi

Le regole di solubilità ci permettono di sapere quali composti sono solubili in acqua e le loro eccezioni (casi in cui non si sciolgono).

Le regole di solubilità sono utili per determinare quale prodotto di una reazione di doppio scambio (a cui è associato un fenomeno di precipitazione), con i reagenti in soluzione acquosa, non è solubile in acqua e quindi formerà un precipitato solido dentro la soluzione stessa.

Sono solubili in acqua:

  • la maggior parte dei sali di litio è solubile (il carbonato di litio è poco solubile), così anche quelli di sodio, potassio e ammonio;
  • i cloruri, i bromuri e gli ioduri (tranne , AgCl, AgBr, AgI, Hg2Cl2, Hg2Br2, Hg2I2, e PbCl2);
  • gli acetati (tranne l’acetato d’argento);
  • tutti i nitrati;
  • i sali di bario (tranne BaSO4 e BaCO3);
  • tutti gli idrossidi (tranne quelli di calcio, magnesio, berillio e dei metalli di transizione);
  • i solfuri dei metalli alcalini, dei metalli alcalino terrosi e dell’ammonio;
  • i fosfati, i cromati e i carbonati dei metalli alcalini e dello ione ammonio;
  • i solfati, tranne quelli di bario, mercurio, piombo (molto poco solubili), calcio e argento (un poco più solubili dei precedenti).
Regole di solubilità degli alcoli

La solubilità degli alcoli in acqua (o altri solventi polari) varia in base alla lunghezza della catena di atomi di carbonio presenti. Ad esempio il metanolo (che contiene un solo atomo di carbonio) è molto solubile in acqua, mentre l’alcool propilico (che contiene tre atomi di carbonio) è meno solubile. La solubilità degli alcoli che contengono più di 6 atomi di carbonio è pressoché nulla, in quanto il legame idrogeno che si forma tra l’ossidrile (OH) dell’alcol e i dipoli dell’acqua diventa sempre meno influente in presenza di lunghe catene di atomi di carbonio (che costituiscono la parte apolare della molecola).


Valuta

 

Fonte: it.wikipedia.org