Risk-Based Corrective Action – RBCA Prova edometrica per la permeabilità

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Prova Proctor

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Prova Proctor

Lo scopo di questa prova è quello di studiare l’influenza che  contenuto d’acqua e energia di compattazione hanno sul comportamento del materiale. Si riesce quindi ad individuare un range di quali valori del contenuto d’acqua del terreno che permette il raggiungimento del massimo grado di addensamento per un fissata energia di costipamento. Le prove di laboratorio più utilizzate in questo caso sono la prova Proctor normale (o standard A.A.S.H.T.O. test) e la Proctor modificata (o modified A.A.S.H.T.O. test). Nella prova la terra, posta a strati in un recipiente metallico cilindrico, viene compattata per azione di un pestello a caduta libera; il pestello cade 25 volte per strato da un altezza di 30 cm circa.

Per realizzare la prova si impiegano diversi campioni dello stesso terreno facendo variare il contenuto d’acqua, mantenendo nel contempo costante l’energia di compattazione, si può calcolare la densità secca e rappresentare in un diagramma la variazione del peso di volume secco in funzione del contenuto d’acqua. 

Si ottiene una curva a campana il cui punto massimo rappresenta la condizione ottimale di compattazione. I valori di densità del secco e del contenuto in acqua corrispondenti a tale punto massimo sono rispettivamente il massimo peso per unità di volume del secco (γd max) e il contenuto ottimale d’acqua (wopt). 

Per ogni terra l’optimum e il maximum, così come la forma della curva, varia con l’energia di costipamento e con i diversi metodi utilizzabili. Pertanto, stabilita la tipologia di prova, di fondamentale importanza è l’energia di costipamento applicata al campione in esame. 

L’importanza dell’energia di costipamento applicata  è evidente, al crescere dell’energia di costipamento aumenta il peso di volume secco massimo γd max e diminuisce il contenuto d’acqua optimum wopt.

Va tenuto presente che, per quanto energico possa essere il costipamento, non si riesce mai ad eliminare completamente l’aria contenuta all’interno de una terra, sicché la curva di saturazione è solo teorica e ad essa nella realtà corrisponde una curva con una certa percentuale di vuoti residui che viene chiamata curva limite dell’energia di costipamento.


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