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TGEAmbiente: il periodico dell’informazione ambientale (EA-nr.1 del 13/07/2015)

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TGEAmbiente: il periodico dell'informazione ambientale (EA-nr.1 del 13/07/2015)

Le ultime news:

IL 04 Luglio 2015 è entrato in vigore il DECRETO-LEGGE 4 luglio 2015, n. 92, recante “Misure urgenti in materia di rifiuti e di autorizzazione integrata ambientale, nonche’ per l’esercizio dell’attivita’ d’impresa di stabilimenti industriali di interesse strategico nazionale” (15G00115) (GU n.153 del 4-7-2015 ): modificate le definizioni di:

·        Produttore di rifiuti: il soggetto la cui attivita’  produce rifiuti ((e il soggetto al quale sia giuridicamente riferibile  detta produzione)) (produttore iniziale) o chiunque effettui operazioni  di pretrattamento,  di  miscelazione  o  altre  operazioni   che   hanno modificato la natura  o  la  composizione  di  detti  rifiuti  (nuovo produttore) ; ·        Raccolta: il  prelievo  dei  rifiuti,  compresi  la  cernita preliminare e il deposito ((preliminare alla raccolta)), ivi compresa la gestione dei centri di raccolta di cui alla lettera “mm”, ai  fini del loro trasporto in un impianto di trattamento;·        Deposito temporaneo: il raggruppamento dei rifiuti  ((e  ildeposito preliminare alla raccolta ai fini  del  trasporto  di  dettirifiuti in un impianto  di  trattamento,  effettuati)),  prima  della raccolta, nel luogo in cui gli stessi sono prodotti ((, da intendersiquale l’intera area in cui si svolge l’attivita’ che  ha  determinatola produzione dei rifiuti)) o, per gli imprenditori agricoli  di  cui all’articolo 2135 del codice civile, presso il  sito  che  sia  nella disponibilita’ giuridica della cooperativa agricola, ivi  compresi  i consorzi  agrari,  di  cui  gli  stessi  sono  soci,  alle   seguenti condizioni: 1) i rifiuti contenenti gli inquinanti organici persistenti  di cui al regolamento (CE) 850/2004, e successive modificazioni,  devono essere depositati nel rispetto delle norme tecniche che  regolano  lo stoccaggio e l’imballaggio dei rifiuti contenenti sostanze pericolose e gestiti conformemente al suddetto regolamento; 2) i rifiuti devono essere raccolti ed avviati alle  operazioni di recupero o di smaltimento secondo  una  delle  seguenti  modalita’ alternative, a scelta del produttore dei rifiuti:con  cadenza  almeno trimestrale, indipendentemente dalle quantita’ in deposito; quando il quantitativo di rifiuti in deposito raggiunga complessivamente  i  30 metri cubi di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi.  In ogni caso,  allorche’  il  quantitativo  di  rifiuti  non  superi  il predetto limite all’anno,  il  deposito  temporaneo  non  puo’  avere durata superiore ad un anno; 3)  il  “deposito  temporaneo”  deve  essere   effettuato   per categorie omogenee di rifiuti e nel  rispetto  delle  relative  norme tecniche, nonche’, per i rifiuti pericolosi, nel rispetto delle norme che disciplinano  il  deposito  delle  sostanze  pericolose  in  essi contenute; 4)  devono  essere  rispettate  le   norme   che   disciplinano l’imballaggio e l’etichettatura delle sostanze pericolose; 5) per alcune categorie di rifiuto, individuate con decreto del Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare,  di concerto con il Ministero per lo sviluppo economico, sono fissate  le modalita’ di gestione del deposito temporaneo;

 

Osservatorio INAIL sugli INFORTUNI NEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE – REPORT ANNUALE SUGLI INFORTUNI MORTALI E CON FERITI GRAVI VERIFICATISI NEL 2014 NEL SETTORE AGRICOLO E FORESTALE (A cura del Dipartimento Innovazioni Tecnologiche e Sicurezza degli Impianti, Prodotti e Insediamenti Antropici dell’INAIL):

Dall’analisi dei dati si evidenzia che quale agente materiale il trattore agricolo e forestale rappresenta da solo più della metà dei casi (56,5% del totale); gli eventi infortunistici con conseguenze gravi coinvolgono il trattore in una percentuale pari al 49%, mentre quelli con conseguenze mortali in una percentuale pari al 51%. Le informazioni relative alla tipologia dell’evento infortunistico mostrano che nel trattore la voce ribaltamento/rovesciamento rappresenta da sola più dei tre quarti dei casi (77% del totale). Le altre tipologie di macchine più frequentemente coinvolte negli eventi registrati sono i motocoltivatori/motozzappatrici (10,5% del totale) e le motoseghe (9% del totale). Il numero di infortuni che coinvolgono l’albero cardanico risulta essere abbastanza ridotto (solo 0,7% del totale). Ciò nonostante il numero di eventi con conseguenze mortali è assolutamente significativo (66% dei casi). I dati aggregati per luogo di accadimento mostrano che circa la metà degli infortuni avvengono in campo (48% del totale); altre voci significative sono: la strada (13% del totale) e il bosco (2% del totale). Le informazioni relative alla fascia d’età degli infortunati mostrano come una quota considerevole di casi riguarda soggetti aventi un’età pari o superiore ai cinquant’anni (67% del totale).

 

Pubblicato, nella Gazzetta Ufficiale n. 149 del 30 giugno 2015, il decreto del 20 maggio 2015, recante “REVISIONE GENERALE PERIODICA DELLE MACCHINE AGRICOLE ED OPERATRICI, ai sensi degli articoli 111 e 114 del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285″.

 

Comunicato stampa Sogin – TRINO: RIPRENDONO I TRASPORTI DALL’ITALIA VERSO LA FRANCIA DEL COMBUSTIBILE IRRAGGIATO PER IL RIPROCESSAMENTO

Il 27 Giugno 2015 il vettore che trasporta 24 elementi di combustibile irraggiato della centrale nucleare di Trino (Vercelli) ha raggiunto l’impianto francese di La Hague per il suo riprocessamento. Il riprocessamento del combustibile permette di separare le materie riutilizzabili dai rifiuti e di condizionare questi ultimi, mediante vetrificazione e compattazione. Tale processo garantisce la conservazione dei rifiuti in sicurezza nel lungo periodo. Questo trasporto rientra nel programma di trasferimento all’estero del combustibile irraggiato ancora presente in Italia. Tali operazioni avvengono nel rispetto della normativa nazionale e internazionale sotto il controllo delle Autorità preposte a garantire la massima sicurezza per la popolazione e per l’ambiente.

 

Dal Sito ISPRA – REALIZZAZIONE DEL COMPLESSO CEMEX, presso il sito EUREX di Saluggia (VC), finalizzato alla solidificazione dei rifiuti liquidi radioattivi presenti. Nell’impianto EUREX sono attualmente stoccati circa 260 mc di rifiuti liquidi radioattivi originati dalle pregresse attività di riprocessamento di elementi di combustibile. La realizzazione del complesso CEMEX, con annesso deposito temporaneo per lo stoccaggio dei manufatti prodotti, permetterà di migliorare ulteriormente la gestione in sicurezza dei rifiuti presenti fino al loro trasferimento al Deposito nazionale. Le operazioni di solidificazione, attese da molti anni, costituiscono un passaggio fondamentale per la definitiva messa in sicurezza di tali rifiuti che rappresentano circa il 60% dell’attività complessiva dei rifiuti radioattivi presenti in Italia. L’istruttoria condotta dall’ISPRA ai fini dell’approvazione del progetto è stata in particolare rivolta a verificare la rispondenza del progetto stesso agli stringenti requisiti di sicurezza nucleare e di radioprotezione fissati per assicurare i più elevati livelli di tutela per i lavoratori, la popolazione e l’ambiente.

 

Comunicato stampa ATIA-ISWA – RAPPORTO ECOMAFIE LEGAMBIENTE:

Nel 2014 oltre 22 miliardi di fatturato, 80 reati ambientali al giorno, +26% per le infrazioni nel settore dei rifiuti: le Ecomafie sembrano inarrestabili. Stiamo parlando di 7 miliardi in più rispetto al 2013. Quasi 30.000 i reati accertati, 80 al giorno, 4 ogni ora. Numeri allarmanti.Il settore dei rifiuti fa registrare l’incremento più alto (+26%), anche il ciclo del cemento non è da meno (+4.3%).Il Rapporto Ecomafie di Legambiente non lascia molto spazio alle interpretazioni: il business illegale collegato all’ambiente è assolutamente vivo e vegeto.La Puglia è al primo posto della classifica regionale degli illeciti. Il Lazio è la prima regione del centro Italia, la Liguria la prima del nord mentre la Lombardia è al numero 1 per le indagini sulla corruzione.

 

Palermo inserita nell’elenco dei siti patrimonio dell’umanità dell’Unesco per le sue bellezze (World Heritage List):

  • la cattedrale di Palermo, di Monreale e Cefalù,
  • le cupole della chiesa di San Giovanni degli Eremiti e quelle della Martorana,
  • il Palazzo Reale, la sede del Parlamento più antico d’Europa.

 

Salviamo l’Artico: 60 star sostengono la nuova campagna a favore dell’Artico promossa da Greenpeace. «L’Artico è in pericolo a causa del cambiamento climatico, delle compagnie petrolifere che vogliono perforare nelle acque pericolose e fragili del Mar Glaciale Artico, della pesca industriale e della navigazione, e come se non bastasse, a peggiorare la situazione c’è anche lo scioglimento dei ghiacci artici», recitano i comunicati di Greenpeace.

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