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Impronta ambientale

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Impronta ambientale

L’Impronta Ambientale è una metodologia messa a punto nel 1990 da Mathis Wackernagel e William Rees dell’Università della British Columbia ed è un importante indicatore che consente di monitorare l’utilizzo delle risorse naturali disponibili sul nostro pianeta e, indirettamente, promuovere azioni finalizzate allo sviluppo sostenibile. L’idea di mettere a punto una impronta ambientale nasce dalla considerazione che, specie nei Paesi Industrializzati, l’attuale modello di sviluppo comporta un consumo di risorse superiore a quello che il Pianeta Terra è in grado di fornire e/o di rigenerare. L’impronta ambientale misura quanta superficie in termini di terra e acqua la popolazione umana necessita per produrre, con la tecnologia disponibile, le risorse che consuma e per assorbire i rifiuti prodotti.

È possibile misurare l’impronta ambientale di un individuo, di una città, di una popolazione, ma anche di una azienda o di un prodotto. In particolare, per quanto riguarda l’impronta ambientale di prodotti ed organizzazioni, la Commissione Europea ha emanato la Raccomandazione 2013/179/UE, relativa all’uso di metodologie comuni per misurare e comunicare le prestazioni ambientali nel corso del ciclo di vita dei prodotti e delle organizzazioni.

La Commissione “raccomandando l’uso dei metodi per determinare l’impronta ambientale agli Stati membri, alle imprese private e alle associazioni, ma anche agli operatori di sistemi di misurazione o comunicazione delle prestazioni ambientali e agli investitori, punta a ridurre la molteplicità dei metodi e delle etichette, nell’interesse sia dei fornitori che degli utilizzatori delle informazioni in materia di prestazioni ambientali.”


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Fonte: isprambiente.gov.it