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Riscaldamento a radiofrequenze

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Riscaldamento a radiofrequenze

Il suolo viene riscaldato (100-300 °C) mediante l’emissioni di onde elettromagnetiche nel campo delle radio frequenze. L’energia è trasmessa al terreno attraverso una serie di elettrodi inseriti per mezzo di pozzi e connessi ad un trasmettitore di onde radio. Il calore consente di mobilizzare e volatilizzare composti organici semivolatili anche clorurati. In seguito, attraverso gli stessi pozzi, vengono aspirati i vapori contaminati per proseguire al loro trattamento. Questo consente di estendere il campo di efficacia della tecnica anche a composti altrimenti non trattati dalle tradizionali tecniche di bonifica.

 

Fa parte di Desorbimento termico


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